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RIVESTIMENTI FACCIATE ESTERNE: I CONSIGLI PER RISOLVERE LE CRITICITÀ

Pubblicato da Leonardo Toscano il 19.09.19 - Tempo di lettura: 8 minuti
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I rivestimenti per facciate esterne ricoprono un ruolo estremamente importante nella realizzazione di edifici efficienti e soprattutto resistenti nel corso del tempo. Con l’introduzione sul mercato di componenti sempre più rifiniti e ricercati, è necessario affidarsi a sistemi di fissaggio evoluti, che non alterino la superficie dei materiali, ma ne esaltino e preservino tutte le proprietà naturali.

La progettazione comporta la valutazione di una serie di elementi che spaziano dal contesto ambientale all’identità, dall'estetica all'affidabilità e stabilità della struttura. Ogni fattore viene considerato singolarmente, sulla base di intuizioni creative, cura per i dettagli e definizione delle soluzioni più adatte.

Come vedremo nel corso di quest’articolo, una delle sfide più complesse, in questa fase, riguarda la risoluzione delle criticità attraverso un’analisi a monte delle eventuali problematiche e delle tecniche di fissaggio a disposizione. Continua la lettura per saperne di più!

Rivestimenti facciate esterne: problematiche e soluzioni

I rivestimenti esterni degli edifici sono realizzati con materiali diversi che conferiscono alla facciata un aspetto pulito e moderno – a seconda delle scelte estetiche – assicurando all’edificio stabilità e durabilità.

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Per conformarsi ai requisiti stabiliti dalla normativa occorre rispettare tutte le caratteristiche tecniche ed estetiche definite nelle prime fasi di progettazione. Ecco perché è fondamentale conoscere le ultime novità del settore e, soprattutto, analizzare in anticipo l’impatto dei fenomeni naturali e non, così da valutare esclusivamente sistemi all'avanguardia e risolvere in modo rapido le criticità più complesse.

Nell'articolo di oggi approfondiremo i temi cliccabili nella tabella di seguito.

Collegamenti rapidi:

Il ruolo delle facciate negli edifici

Come abbiamo visto nel video, funzionalità, design e sicurezza sono i requisiti principali da considerare nelle fasi di progettazione e di scelta dei materiali. I rivestimenti esterni, infatti, svolgono un ruolo chiave sia a livello funzionale che a livello estetico.

Da un punto di vista tecnico, i rivestimenti per esterni chiudono letteralmente la struttura, filtrandola da qualunque agente esterno – naturale o chimico - e delimitandola dall'esterno. Il design, invece, conferisce all'edificio il suo aspetto, mettendolo in relazione con l’ambiente e il contesto circostante; si tratta, di fatto, dell’elemento che determina la percezione nei confronti dell’intera costruzione.

Per raggiungere risultati eccellenti e rispondere ai requisiti di costruzione più stringenti, è necessario affidarsi a materiali e sistemi all'avanguardia che esaltino le proprietà delle facciate, nel pieno rispetto delle tendenze stilistiche, della libertà e della creatività di progettazione.

A seconda dell’area geografica, della destinazione d’uso dell’edificio, delle esigenze architettoniche e, non da meno, del budget a disposizione, è possibile optare per componenti più o meno rifiniti e resistenti. La combinazione di metalli, pietra, vetro, legno e plastiche si rivela quasi sempre vincente in quanto, oltre ad avvicinare la costruzione a stili e tendenze moderne, riserva molti vantaggi in termini di efficienza e performance. In che modo?

Questi materiali si distinguono per le proprie caratteristiche uniche:

  • flessibilità
  • durevolezza
  • resistenza
  • facilità di manutenzione
  • ottime prestazioni strutturali

All'interno della catena di valore, chi ha la responsabilità di scegliere le componenti più adatte alla realizzazione, ha anche il compito di ricercare sistemi di fissaggio innovativi che preservino le proprietà naturali dei materiali, limitandone l’usura o il danneggiamento.

Ritornando al video che abbiamo visto nei paragrafi precedenti, le condizioni climatiche e l’estetica dell’edificio influenzano le scelte progettuali che ricadranno su materiali più adatti all'area geografica di riferimento, a facciate con parti curve o bi-dimensionali e a contesti in cui umidità, calore, corrosione, inquinamento possano limitare la durabilità della struttura.

Possiamo considerare le condizioni appena citate come criticità da superare per assicurare costruzioni sicure, stabili e in linea con la normativa vigente. Nel prossimo paragrafo, cercheremo di fare luce su questi fenomeni e fornire soluzioni che supportino la scelta dei materiali adatti e la gestione di eventi più o meno imprevisti.

Pannelli per facciate esterne: come prevenire le criticità

Come abbiamo anticipato nei paragrafi precedenti, oggi si prediligono costruzioni dal design moderno, pulito, lineare e in perfetta armonia con l’ambiente circostante. L’utilizzo di materiali rifiniti e ricercati, così come la proposta di una combinazione strutturale di componenti diversi, oggi, permettono di realizzare edifici dal design unico e originale.

Preservare la naturalezza dei materiali e tutelarne le proprietà in fase di costruzione non è semplice. Oltre a dovere adattare i sistemi convenzionali a operazioni che richiedono tecniche e misure ex novo, emergono altre criticità relative alla sicurezza e all'affidabilità degli stessi componenti. Intervenire con fissaggi meccanici o con l’applicazione di collanti strutturali può compromettere la capacità delle superfici di contrastare gli effetti del tempo, degli agenti atmosferici e degli eventi naturali. Le facciate vetrate, ad esempio, richiedono un'attenzione particolare a questi elementi.

A seguire, approfondiamo nel dettaglio le situazioni problematiche più comuni e le possibili soluzioni.

  • Resistenza all'umidità

I rivestimenti per facciate esterne devono proteggere la struttura dell’edificio dall'azione del vento e della pioggia in modo efficiente. Come abbiamo visto anche nel video precedente, in caso di eventi naturali in cui le piogge siano di forte intensità, l’acqua non deve in alcun modo bagnare lo strato isolante.

Il fissaggio strutturale con nastri biadesivi si mantiene resistente anche in circostanze eccezionali, contrastando gli effetti dell’umidità e la corrosione nel tempo.

  • Assorbimento acustico

Le facciate degli edifici devono garantire un controllo efficace del comfort acustico, contenendo l’indice di valutazione negli ambienti. In questo caso, le ottime prestazioni del fissaggio strutturale con biadesivi favoriscono la completa adesività dei materiali isolanti e permettono di ottimizzare l’assorbimento acustico. Esistono persino nastri in schiuma acrilica trasparente che consentono di fissare i componenti a base acrilica utilizzati, ad esempio, nell'architettura d’interni per realizzare le pareti divisorie.

  • Isolamento termico

La prestazione dei rivestimenti si misura anche dal grado di isolamento termico che è capace di assicurare. Oggi, la necessità di contenere i consumi energetici e mantenere un flusso di calore pressoché uniforme e costante nel corso delle diverse stagioni ha portato allo sviluppo di soluzioni di fissaggio che si mantengono resistenti a qualunque temperatura. È bene ricordare che, tra i test che certificano l’efficacia dei nastri biadesivi, troviamo:

  1. Dynamic cleavage test (t-block)
  2. Dynamic tensile test (t-block)
  3. Peel adhesion
  4. Static shear resistance
  5. Resistenza termica

rivestimenti facciate esterne

  • Fissaggio di facciate solari

Sempre nell'ottica di tutelare la superficie dei materiali, anche il fissaggio di facciate solari risulta un’operazione estremamente delicata. Si tratta di appositi pannelli solari che possono essere montati verticalmente, andando a ricoprire intere pareti esterne. Le tecniche di fissaggio meccanico, ancora oggi impiegate su larga scala, non possono garantire un’adesività trasparente o senza compromissione dei materiali, portando ad una riduzione delle superficie utile per l’assorbimento della luce. Al contrario, il fissaggio strutturale con nastri biadesivi garantisce un’adesività sicura, consentendo un’estrema libertà operativa fin dalla fase di progettazione, senza il bisogno di intervenire direttamente sul prodotto o sui materiali.

Ora che abbiamo analizzato le criticità più comuni e individuato le soluzioni adatte, concentriamoci su alcune considerazioni, come l’applicazione corretta del biadesivo e il ruolo del fornitore nella fase di progettazione e valutazione dei materiali.

Consigli applicativi e considerazioni sul fissaggio strutturale

Prima di procedere alla valutazione del sistema di fissaggio strutturale, è necessario analizzare 4 specifiche condizioni tecniche. Eccole di seguito.

  • Capacità adesiva

Si tratta della forza attrattiva che si crea tra la parte adesiva e il substrato. Il grado di adesività è determinato a partire da una serie di condizioni, come la tipologia di adesivo, la condizione delle superfici, la pressione applicata, il tempo riservato al fissaggio e la temperatura esterna.

  • Allungamento del nastro

Questo elemento è condizionato dalla composizione chimica del supporto, dalla pressione del vento, dal peso e dalla misura dei pannelli.

  • Coefficiente di dilatazione termica

Ogni materiale ha un proprio coefficiente di dilatazione termica – in altre parole, la variazione di lunghezza rispetto alla variazione della temperatura interna. Il fissaggio strutturale è la soluzione più adatta per questo tipo di applicazioni proprio per la capacità del nastro di adeguarsi a diverse dilatazioni.

  • Carico dinamico e statico

Queste due condizioni influenzano l’allungamento del nastro e, di conseguenza, la scelta della soluzione di fissaggio ideale.

Esistono norme specifiche di conservazione e utilizzo del nastro biadesivo?

Sarebbe opportuno conservare i nastri a una temperatura che varia tra i 15°C e i 30°C.

Prima di procedere all'applicazione del nastro sui prodotti, è necessario igienizzare e pulire le superfici da polvere ed eventuali agenti contaminanti con un apposito solvente. Infine, prima di fissare il nastro, è utile applicare sul substrato da adesivizzare un primer, così da incrementare ulteriormente il potere adesivo del biadesivo.

Alla luce di quanto abbiamo detto finora, il ruolo del fornitore si rivela cruciale per trovare la soluzione più adatta alle proprie necessità. Progettare e realizzare edifici stabili, sicuri ed efficienti, presuppone una conoscenza approfondita del settore di riferimento, nonché un’assistenza completa nel corso delle 3 fasi del processo produttivo:

  • Progettazione, nella quale si condividono le specifiche tecniche e le informazioni rilevanti per la realizzazione
  • Test, dove si verifica l’effettiva adattabilità dei componenti e dei materiali
  • Applicazione, nella quale si forniscono tutte le direttive in merito all'applicazione, lo stoccaggio e il trasporto delle bobine

Nell'articolo di oggi, abbiamo visto come la realizzazione di rivestimenti per facciate esterne comporti un’analisi e un monitoraggio continuo sulle tecniche e le tendenze innovative. Oggi, le esigenze impongono l’applicazione di tecniche all'avanguardia che non solo tutelino la superficie dei materiali, ma si dimostrino durature e resistenti ai fenomeni, naturali e non, più comuni.

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